L’episodio della Boldrini è esemplare. Definisce un’epoca. La saggezza dei nostri nonni ci suggeriva di guardare ai fatti e non alle esternazioni quando si giudicava una persona, ma oggi quella savia accortezza è stata dimenticata, sorpassata. Non ha impatto la tua condotta; ciò che fa fede sono le tue dichiarazioni, le pubbliche prese di posizione. Per il lavoro che faccio lo so bene, ma credo valga per tutti. Non importa che paghi la mia colf come una escort solo per vederla scopare, non conta che tutte le mattine io vada a dare dei soldi al barista cinese per sentirmi dire “con la clema finite, non lompele!”… o che fra i miei cani scelga sempre di dare alla femmina i bocconi più pregiati: vengo percepito come un razzista, maschilista, reazionario. Semplicemente perché non esibisco le mie maniere spontaneamente inclusive. Non ne faccio un feticcio. Chiunque osservi e ascolti la Boldrini senza badare agli strilli dell’ipocrisia … comprende immediatamente di aver innanzi una iena. Ma non importa. Ciò che fa fede sono le sue battaglie, l’esibizione modaiola dei suoi “valori”, che i modaioli della morale vogliono abbracciare per poterli a loro volta ostentare come habitus che fa status. Parità di genere, accoglienza nei confronti degli immigrati, difesa dei lavoratori… fanno così sensibile e progredito! E da politico, se ne fai una bandiera, entri di diritto nelle schiere della civiltà. Poi la colf moldava e le assistenti parlamentari non si lamentassero se vengono sfruttate o sottopagate: qui ci sono donne ed immigrati che hanno urgente bisogno del nostro aiuto…