Lei sembra leggere questa Repubblica con gaiezza d’animo, distinto viaggiatore, buone nuove?
Come dice?
Che si dice su quel notevole giornaletto, gentilissimo?
I leghisti sono la rovina dell’Italia. La Lombardia è uno schifo. Hanno infettato mezzo mondo. E tutto per colpa di quei leghisti balordi…
Quel duo regionale è senza dubbio isvagato, eziandio cialtronesco… ma qui pare che se anco venisse Belzebù con tutta la Giudecca e tutte le bolge… non potrebbe far maggior danno…
Perdio lo dico io! La Lombardia è la vergogna d’Italia!
Perbacco! Lei opina?
Ma come parla?! Sembra più vecchio di mio nonno in carriola. La Lombardia ha più morti di tutto il resto d’Italia perché è governata dalla Lega! L’ha capito?!
Mi perdoni, stimatissimo, ma Piacenza pare aver più caduti di qualunque altra contrada, in rapporto alle sue genti…
E infatti Piacenza è in Lombardia!
Mi pareva in Emilia, dove governa quel luminoso Bonaccini…
Lombardia! Quanta ignoranza, mi scusi…
Questo minuscolo cervellone da telefono me la certifica testardamente in Emilia Romagna, guardi…
Ma chissenefrega! Ha un sindaco leghista e si capisce tutto da quello!
Mi perdoni, infallibile, ma i sindaci di Bergamo e Milano, Gori e Sala se la memoria mi sorregge, si direbbero uomini di bel credo antileghista, eppure…
Ma cosa c’entrano Gori e Sala?! C’è solo la Regione che gestisce la sanità!
Cotesto non posso negarlo, ma dunque a Piacenza…
I leghisti dove vanno fan disastri… perché sono degli analfabeti funzionanti…
Che buffa locuzione!
Ignoranti, prima di tutto ignoranti e soprattutto incapaci!
Ma quel serenissimo Zaia? Per difetto degli anni comincia a gittare i capelli impomatati, ma pare abbia fatto ben lavorare la sua ciurmaglia e salvato qualche vita…
Zaia deve accendere un cero a San Gennaro, perché senza di lui finiva peggio che in Lombardia…
Tout se tient…
Non capisco il veneto. Ma meglio perché è pieno di leghisti ignoranti…
Supremamente, dottissimo.
Lei chi vota?
Pilato non lo seppe meno di quello che lo so io; mi pare di avere in odio la partigianeria politica…
Lei è un hater!
Oh cielo, non lo volesse!
Sì, lei è un odiatore seriale come quei leghisti bastardi rotti nel culo! Sanno solo odiare gli extracomunitari, le donne, gli omosessuali. Odiano perché come dice Roberto Eco odiare qualcuno li fa sentire meno nullità.
E lei è un hater come loro!
Guardi, mi rincresce. Proprio non conosco il lemma in esame. Che siate debenedetti voi progressisti di squisita cultura e superiore civiltà sinistra! Ci addottorate sulle metamorfosi del linguaggio e della morale. Mi lasci controllare sul mio abecedario elettronico: “Hater”, inglese per odiatore, sostantivo maschile. Individuo dal mite temperamento che quando incrocia per la via un babbuino mannaro pacifista, antirassista, antifassista, antisenofobo, molto culturato, più umano, più europeo, trasgender-oriented, Scalfarotto-friendly, che si mette un buon libro come mascherina, che Moro la mafia non lo ucciderà di nuovo, che Hitler era un cattolico polacco, che l’Italia è un Paese dove voglio emigrare via subito, che la tolleransa, l’accogliensa, l’integrassione, che voi vomitate odio perché siete grosse merde schifose e vi appenderei a testa in giù in Piazzale Loreto, che noi siamo orgoglioni di non aver detto che Aisha è andata dall’estetista ieri pomeriggio alle 17 in via Paganuzzi, che non vi meritate Liliana Segre, che voi dovete vergognatevi!, che al mondo c’è tanta ignoransa, che al mondo siamo poco sostenibili, che Greta salverà il pianeta, che l’Islam moderato c’è gente mansueta, che Silvia Romano è la moglie del Profeta… un mezzo vaffanculo può scappargli.
Lei è un hater schifoso, lo sapevo!
Ma vaffanculo!