Nei terribili giorni di tumulto morale che stiamo attraversando, in un momento in cui la coscienza pubblica sembra oscurarsi, è a te che mi rivolgo, Italia, Nazione, Patria!
Ogni mattina, mentre leggi sui giornali cosa ti sembra di pensare di questa deplorevole emergenza, il mio stupore aumenta, la mia ragione si ribella ancora di più. Che cosa? Sei proprio tu, Italia, che ti fai ingannare dalle menzogne più evidenti, che ti fai prendere dal panico con l’imbecille pretesto che si attenta alla tua salute e che si trama per venderti al complotto, quando il desiderio del più saggio e fedele dei tuoi figli è invece che tu rimanga, agli occhi dell’Europa malata, la nazione dell’onore, la nazione dell’umanità, della verità e della giustizia?
Ed è vero, la grande massa c’è, soprattutto la massa degli umili, la gente delle città, quasi tutta la provincia e tutta la campagna, questa maggioranza considerevole di coloro che accettano l’opinione dei giornali, delle tv o dei vicini, che non hanno né i mezzi per documentarsi né per pensare. Allora cosa è successo, come è arrivata la tua gente, Italia, la tua gente di buon cuore e buon senso, a questa pavida ferocia, a questa oscura intolleranza? Gli diciamo che c’è, nella tortura peggiore, una società di carcerieri e cravattari che ne è responsabile, ed ecco la tua gente che rifiuta violentemente la luce, che è in fila dietro i settari e i banditi di quel bel mondo, dietro potentati il cui interesse è precisamente quello di vedere cadaveri sotto terra!
Quale angoscia e quale tristezza, Italia, nelle anime di coloro che ti amano, che vogliono il tuo onore e la tua grandezza! Guardo con angoscia questo mare agitato e tempestoso del tuo popolo, mi chiedo dove siano le cause della tempesta che minaccia di portarti via il meglio della tua gloria. Niente è più mortale, vedo sintomi preoccupanti. E oserò dire tutto, perché ho sempre avuto una sola passione nella mia vita, la verità, e sto solo continuando il mio lavoro.
Credi che il pericolo sia proprio in questa ostinata ottusità dell’opinione pubblica? Cento giornali ripetono quotidianamente che l’opinione pubblica non vuole che Puzzer, i camalli di Trieste e i militanti no pass siano innocenti, che la loro colpa è necessaria per la salvezza del Paese. E senti quanto saresti da biasimare se una tale fallacia fosse autorizzata a soffocare la verità nelle alte sfere? Era l’Italia che l’avrebbe voluto, eri tu che avresti preteso il delitto; e che responsabilità un giorno! Anche quelli dei tuoi figli che ti amano e ti onorano, Italia, hanno un solo ardente dovere, in quest’ora grave, quello di agire potentemente sull’opinione, di illuminarla, di riportarla indietro, di salvarla dall’errore in cui le passioni cieche lo spingono. E non c’è opera più utile, più santa.
Oh si; con tutte le mie forze parlerò a loro, ai piccoli, agli umili, a coloro che sono avvelenati e deliranti! Non mi do un’altra missione, griderò loro dov’è veramente l’anima della Patria, la sua energia invincibile e il suo sicuro trionfo.
Guarda dov’è. È stato appena compiuto un nuovo passo, Trieste e Milano sono state di nuovo inondate di manifestanti. Come ho detto dal primo giorno, la verità è in marcia, niente più la fermerà. Nonostante i cattivi auguri, ogni passo avanti sarà fatto, matematicamente, in tempo. La verità ha in sé una potenza che supera tutti gli ostacoli. E, quando gli sbarriamo il passaggio, quando riusciamo a rinchiuderlo per un tempo più o meno lungo sottoterra, vi si accumula, prende una tale violenza di esplosione, che, il giorno in cui scoppia, fa saltare tutto con sé. Prova, questa volta, a murarlo sotto menzogne o a porte chiuse, e vedrai se non ti prepari per il più clamoroso dei disastri per dopo.
Cionondimeno, man mano che la verità avanza, le bugie si accumulano, per negare che funzioni. Niente di più significativo. Quando il sindaco Dipiazza presentò la sua ordinanza chiamando i no pass “disertori”, la laida stampa diede eco e quindi legittimazione a questa affermazione criminale. E sobillando il terrore del diverso con l’annuncio di un nuovo, presunto, focolaio. Di un triplicarsi di casi dopo le manifestazioni no pass: “150 casi dopo le proteste no Green Pass”, strillava il Fattaccio. Le decine di migliaia di persone giunte nel capoluogo giuliano per la Barcolada non avevano creato alcuna apprensione; mentre gli eretici sono in grado di moltiplicare paure e contagi.
Non è così intensamente comico e assolutamente stupido! Vedete in quest’uomo semplice, in un lavoratore, in un cittadine che difende chi lavora con lui e per il quale ci preoccupiamo di comandare un Daspo al solo scopo di una commedia decorativa, una sorta di nemico della patria che merita una repressione esemplare? Vedete nei suoi leali amici dei pericolosi estremisti? Mia povera Italia, pensiamo che tu sia molto sciocca, che ti raccontiamo queste storie per dormire?
E, allo stesso modo, tutto è sempre stato menzogna, nelle informazioni che pubblica la stampa laida e che dovrebbe bastare per aprire gli occhi. Da parte mia, rifiuto categoricamente di credere ai quattro o cinque scienziati del microbo che hanno riconosciuto, a prima vista, l’assoluta origine naturale del virus. Che grugnivano come suini drogati contro ogni ipotesi di manipolazione da parte dell’uomo. Prendete il bambino che passa per strada, raccontategli la storia del pangolino, e lui risponderà: “Sono ancora un bambino, ma non sono cretino”. Non c’è bisogno di esperti, la corrispondenza fra laboratori ed origine della pandemia ha in sé già tante risposte. Ed è tanto vero che il dottore che per primo avvisò il mondo di questa curiosa coincidenza, ora guarda i fiori dalle radici. E ieri ci veniva detto da quegli stessi scienziati del microbo, che i vaccini erano sicuri, santi, provvidenziali. Che con i vaccini avremmo rivisto la normalità. Dovevamo solo offrire il braccio per completare il ciclo vaccinale. E in seguito che serviva vaccinare almeno il 60% della popolazione. Poi l’80%. Quindi il 90%. E dunque finalmente libertà? Au contraire. I vaccini, si erano dimenticati di segnalare con la giusta enfasi, scadevano. E allora terza dose! Quarta dose! Sotto con i bambini, Italia adorata, i tuoi bambini. Usati come criceti, come gallinacci. Mentre si cominciano a contare più reazione avverse che riaperture, non si fanno scrupoli a inoculare i bambini. E chi reagisce, chi opina, chi interroga, chi osa dire no? Criminale! Non sei obbligato a vaccinarti, ma se non lo fai sei un criminale. Oh no, è troppo! Così tanta arbitraria idiozia diventa imbarazzante, le persone perbene alla fine si arrabbieranno. Spero.
Alcuni giornali si spingono fino a dire che chi non si piegherà alle future benedizioni, dovrà essere marchiato e recluso. Per salvare il Natale. Quindi di cosa si tratterà, di una segregazione razziale? La razza no vax merita il ghetto? Ma non facciamoci distrarre da queste costumanze nazi-filantropiche, perché il nocciolo della farsa è proprio qui: se dopo due anni e oltre 40milioni di vaccinati dobbiamo ancora segregare gente per salvare il Natale, o il vaccino non funziona, oppure il vaccino non funziona. Tertium non datur. Quindi la revisione di tutto il cerimoniale sanitario si rende necessaria con una logica irresistibile. Ma Speranza ha ribadito formalmente il suo trito e stolido refrain: i casi aumentano ed è quindi imperativo intensificare vaccini e Green pass. Per questo che ci sono così tante mistificazioni intorno ai manifestanti, perché colpevolizzare loro è l’unico modo per rendere ancora – benché ormai solo agli sciocchi – credibile la storia.
Quindi ecco un primo punto da notare: molta opinione pubblica è fatta di quelle minchionaggini, di quelle storie straordinarie e stupide che l’informazione diffonde ogni mattina? Verrà il tempo della responsabilità, e dovremo saldare il conto di questa laida stampa, che ci disonora agli occhi del mondo intero. Alcuni giornali sono lì nel loro ruolo, non hanno mai portato via altro che fango. Ma, tra questi, che stupore, che tristezza, trovare, per esempio, un foglio come Il Giornale, questo foglio libertario, così spesso all’avanguardia delle idee, e che, in questa vicenda pandemica, rende così sfortunato compito! Note di violenza, di pregiudizi scandalosi, non sono firmate. Si dice che siano stati ispirati dalle stesse persone che hanno avuto la disastrosa goffaggine di far chiudere il mio modesto blog perché anticipava un disastro di cui loro stessi sono oggi, mutatis mutandis, i più squallidi tifosi. Il galantuomo Montanelli potrà qualcosa da suo sepolcro per stramaledire questi patetici reggicoda del potere? Di questi mediocri cicisbei? Ma c’è un altro giornale il cui atteggiamento dovrebbe sollevare la coscienza di tutte le persone oneste, voglio dire il Corriere della Sera. Che i fogli di tolleranza con qualche migliaio di copie ululano e mentono per costringerli a essere stampati è comprensibile, e comunque fa poco male. Ma che il Corriere, stampando in centinaia di migliaia di copie, rivolgendosi agli umili, ai lavoratori, penetrando ovunque, seminando errori, fuorviando l’opinione pubblica, è eccezionalmente grave. Quando si ha una tale carica d’anime, quando si è pastori di tutto un popolo, si deve essere di scrupolosa integrità intellettuale, pena la caduta nel delitto civile.
Ecco qua, Italia, quello che trovo per primo nella follia che ti travolge: le bugie della stampa e delle televisioni, il regime delle favole, degli insulti vili, delle perversioni morali, a cui ti sottoponi quando stampi Severgnini, Minzolini, Molinari o quando mandi in onda Floris, Formigli e Mentana. Come potresti volere verità e giustizia, quando tutte le virtù leggendarie, la chiarezza della tua intelligenza e la solidità della ragione sono così rotte?
Ma ci sono fatti ancora più gravi, tutta una serie di sintomi che fanno, della crisi che stai attraversando, avere una lezione terrificante, per coloro che possono vedere e giudicare. L’affare Puzzer è solo un incidente deplorevole. La terribile confessione è il modo in cui ti comporti nell’avventura. Stai bene, e all’improvviso compaiono delle piccole macchie sulla tua pelle: la morte è dentro di te. Tutto il tuo avvelenamento politico e sociale ti è appena venuto in faccia.
Perché allora hai lasciato che ti gridassero, hai finito per gridare tu stessa, che il tuo Stato è stato insultato, quando ardenti patrioti volevano solo la sua dignità e il suo onore? Esamina la tua coscienza: era davvero il tuo Stato che volevi difendere quando nessuno lo attaccava? Non era piuttosto l’idrante che avevi improvvisamente bisogno di tifare? Da parte mia, vedo nella fragorosa ovazione contro i no pass che si dice siano stati insultati, un risveglio, senza dubbio inconsapevole, di fascismo latente, di cui rimani colpita. In fondo non hai ancora sangue repubblicano, i celerini che passano ti fanno battere forte il cuore, un satrapo non può venire senza che tu ti innamori di lui. Questo è il generale che vuoi nel tuo pannolino. Mentre il presidente Draghi veniva acclamato alla Camera, vidi l’ombra dell’idrante sul muro. Italia, se non stai attenta, tornerai in dittatura. Meno teatrale e più difficili da estirpare.
O ancora non sai dove stai andando, Italia? Recandoti in un centro vaccinale, tornerai al passato, a quel passato di intolleranza e segregazione, che i più illustri dei tuoi figli hanno combattuto, credendo di uccidere, donando la loro intelligenza e il loro sangue. Le tattiche della discriminazione oggi sono abbastanza semplici. Invano il cattolicesimo pre-Bergoglio si sforzò di agire sui battezzati, non riuscì a riconquistarli, a riportarli ai piedi degli altari. Era definitivo, le chiese restavano deserte, la gente non credeva più in Gesù. Una nuova grande chiesa moltiplicava i suoi adepti. Quella scientista, progressista, idolatra. E ora ci sono circostanze che hanno permesso di instillare la rabbia anti-vax nella gente, la quale, avvelenata da questo fanatismo, si è gettata nelle strade gridando: “Abbasso i no vax!” Morte ai no vax!”. Che trionfo, se potessimo scatenare una nuova guerra di religione! Naturalmente, la gente ancora non crede di essere schiava di un dogma; ma non è forse l’inizio della fede, sobillare l’intolleranza, bruciare in pubblico i Puzzer? E ancora i Cacciari, i Barbero, i Freccero, i Ranucci? Infine, ecco il veleno trovato; e, quando avremo fatto del popolo italiano un fanatico e un carnefice, quando avremo strappato al cuore di una nazione la sua naturale generosità, il suo spontaneo amore per i diritti umani, così duramente conquistati, Draghi farà senza dubbio il resto.
Ti prego, Italia, sii di nuovo grande Italia, torna in te stessa, ritrova te stessa.
Italia svegliati, pensa alla tua gloria. Com’è possibile che la tua borghesia liberale, il tuo popolo emancipato, smaliziato, non veda, in questa crisi, uno strumento di potere anti-italiano? Un pretesto per alienare e quindi colonizzare anime e corpi con una progressiva e strisciante digitalizzazione dell’esistenza? Non posso crederli complici, si fanno ingannare allora, perché non si rendono conto di cosa c’è dietro: da una parte la dittatura sanitaria, dall’altra la reazione del clero finanziario. È questo che vuoi, Italia, mettere in pericolo tutto ciò che hai pagato così caro, la tolleranza liberale, la giustizia uguale per tutti, la solidarietà fraterna di tutti i cittadini, la libertà? È sufficiente che ci sia il nervo scoperto della paura e qualche serpe che ci sputa sopra perché la gloriosa conquista della legge e della libertà sia compromessa per sempre. Resteremo in pochi a dire queste cose, non tutti i bambini onesti e non ancora vaccinati si alzeranno per stare con noi; solo gli spiriti liberi, tutti i cuori ampi che si sciolgono di fronte alla Repubblica e tremano nel vederla in pericolo!
È a questi, Italia, che mi appello. Lascia che si uniscano, che scrivano, che parlino! Che lavorino con noi per illuminare l’opinione pubblica, gli umili, gli avvelenati e i deliranti! Contro i laidi, gli avvelenatori, i veri complottisti. L’anima della patria, la sua energia, il suo trionfo sono solo nella verità.
La mia unica preoccupazione è che la luce non venga diffusa completamente e immediatamente. Dopo un’indagine segreta, una sentenza a porte chiuse non finirebbe nulla. Solo allora sarebbe cominciata la faccenda, perché bisognerebbe parlare, perché tacere sarebbe farsi complice. Tutti i colpevoli dovranno essere ricordati. I colpevoli di cospirazione e quelli di viltà. Che sciocco credere che si possa impedire che la storia venga scritta! Sarà scritta, questa storia, e non c’è responsabilità, per piccola che sia, che non verrà pagata.
E sarà per la tua gloria finale, Italia, perché io sono fondamentalmente senza paura, sapendo che per quanto si attenti alla tua ragione e alla tua salute, tu rappresenti il futuro e sempre vivrai gloriosi risvegli di verità e giustizia!