Quando eravamo bambini in questi giorni aspettavamo con i brividi l’arrivo di Santa Lucia e il 12 dicembre era la notte più bella dell’anno. Una venerabile epifania che io immaginavo come splendida vergine illuminata dalla Grazia divina scendere a cavallo di una stella e che speravo sempre di guardare negli occhi. Preparavo latte e biscotti – le Macine del Mulino Bianco piacciono sicuramente anche agli angeli, pensavo – e ricevevo tanti balocchi e vestiti, tranne il gippone della Peg Perego perché costava troppo e papà diceva che anche le sante hanno problemi con il fisco. Oggi non ci crediamo più. Quella magia infantile si è spenta. Eppure ci sono tanti bambini di allora convinti che la discesa in politica della finanza errante, di banchieri e tecnocrati, liquidatori massoni e pupazzi fabiani in odore di santità con la benedizione delle corporation del farmaco sia provvidenziale, voluta dal cielo per portare doni e salute a tutti i bambini ubbidienti del mondo. E scrivono letterine, confezionano biscottini, offrono fiduciosi il braccio per avere il vaccino ultimo modello e il Super Green Pass di Grayskull. Beati i puri di cuore perché vedranno Mario Monti e fortunati tutti quei bambini che credono ancora nei propri sogni.