Ci sono molte categorie in confusione, di questi tempi. Dagli ipocondriaci, che non sanno se aver più paura del Covid o del vaccino, agli juventini. Ma quella in posizione più tragicomica è certamente l’armata antifa. Gli antifascisti con la saliva sulle fauci per l’autoritarismo di Trump, Salvini, Meloni, Orban, Bolsonaro, Putin… ora si trovano in una realtà che fa sembrare quegli oppressori dei liberali antidogmatici. Gli antifa sono costretti dalla loro dissonanza ad appoggiare un governo mondo che ha l’estigmtate dei fascismi più idioti, sinistri e grotteschi. Credere, obbedire e vaccinarsi ha sostituito il Credere, obbedire, combattere. Schernivano, i dementi, quel Dio, Patria e famiglia mazziniano; e ora plaudono farneticanti, come spettatori dei Littoriali, al nuovo slogan del dominio: Scienza, pianeta e quarantena.
A chi ancora non è stato vaccinato contro il pensiero, invece, il reale appare caricaturalmente totalitario. Nella propaganda come nella prassi. Nell’infezione globale senza risposta immunitaria. Ma sarà la storia, se non verrà scritta dai “dottori”, a processare dati e uomini.